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L'amica di famiglia

Part I sent by Packy and uploaded on data 09/February/2003 23:55:09


Era un pomeriggio domenicale di maggiomolto caldo, ci stavamo avvicinando all'estate facevano almeno 30gradi fuori, io ero rilassato sul mio divano, alla televisione c'eracome al solito una di quelle trasmissioni d'intrattenimentostupide e molto noiose, malgrado questo io negli ultimi mesi nonme ne ero persa una, invece a mia moglie al contrario piacevanomolto e le guardava con molto interesse. Io mi rilassavounicamente ascoltandole, in quanto in quei attimi potevoriflettere, i miei pensieri spaziano nel tempo, ancora a primadel matrimonio quando conobbi Sara, erano già trascorsi quasitre anni volati così senza accorgersene due anni or sono ilmatrimonio e poi un anno fa l'evento che cambiò la mia esistenza,mi diagnosticarono un tumore e mi sottoposi ad una terapiasperimentale con farmaci abbinati ad un trattamento dichemioterapia, infatti il tumore regredì totalmente, fu congrande gioia che ripresi a vivere accanto a mia moglie.

Ora a quasi dodici mesi di distanza lagioia vissuta allora si era trasformata in frustrazione e terrore,infatti tutto quanto attorno a me era cambiato, l'unico punto diriferimento era Sara, i postumi della terapia oncologica ebberosulla mia persona e di riflesso sulla mia psiche effettidistruttivi, era da molti mesi che non uscivo di casa, se nonaccompagnato da mia moglie, io da quasi sette mesi non lavoravopiù, Sara fu costretta a riprendere l'attività quale segretariacosì per arrotondare il bilancio, abbiamo anche dovuto cambiarecasa, prima avevamo un 5 ½ locali, ora si poteva scusare con un3 ½, questo specialmente per ridurre le spese mensili, la miaassicurazione m'aveva comunicato che a partire da giugno non m'avrebbepiù coperto, motivando che la mia situazione non era da imputarea malattia e tanto meno ad infortunio, effettivamente non sipoteva dare loro torto. In ogni caso oggi ero po' agitato perchénella palazzina dove abitavamo c'era sempre un viavai e nel corsodel week-end nell'appartamento di fronte stavano traslocando omeglio i nuovi inquilini si stavano installando, e per me tutti irumori e colpi mi urtavano in modo molto pesante, in quanto eranofatti al di fuori del mio controllo.

All'improvviso i mie pensieri vennerodistolti dal rumore dei fermagli della parete del mio salotto, laquale si aprì dandomi visione sull'immenso salone di casa mia omeglio di mia moglie, lei stando li gigantesca inginocchiatadavanti a me, la quale sorridendomi mi chiede -CARO, NON VUOIVENIRE CON ME SUL DIVANO A VEDERE LA TV? COSÌ TI DISTRAI UNATTIMO, SE CONTINUI A PENSARE TI DISTRUGGI LO SAI QUESTO? D'ALTRONDEGLI SPECIALISTI HANNO CONFERMATO CHE LA TUA STATURA SI ÈSTABILIZZATA- Io allibito dal mio punto di vista, dalla miaminuscola statura di 7,4 cm, non potevo fare a meno di fissarglile gambe, indossava un abitino in seta rosa molto leggero adattiper la casa quando fuori fa molto caldo. Lei lo sapeva che per meera molto umiliante quella situazione, ed era molto attenta a nonfare qualche cosa che avrebbe potuto offendermi o meglio metterein risalto ancor più di quanto non lo era già la mia situazione,in ogni caso ogni sua mossa falsa o disattenzione nel muoversiattorno a me poteva significare essere schiacciato con le logicheconseguenze del caso. La mia dimora era una casa per bambolinestile inglese a due piani, la comprammo quando ci fummotrasferiti nella palazzina, nella previsione che primo o poisarebbe stata della mia misura, il processo di miniaturizzazionesi era interrotto tre mesi or sono non mi metteva al riparo dalfatto che sarebbe potuto ricominciare, avevo visto un film difantascienza degli anni 50 una volta, la quale trama ricordava lamia situazione, e ora lo stavo vivendo sulla mia pelle, l'unicadifferenza era che il mio processo si era fermato.

Il mio caso agli inizi destò non pocoscalpore mediatico, non passa giorno che se ne parlava sia in TVche sui giornali, ero diventato mio malgrado famoso, e questo midava fastidio. -ALLORA CARO STAI LI, O MI FAI COMPAGNIA EH?- -OKHAI RAGIONE, MI DEVO DISTRARRE UN PO'!- risposi, con un movimentorapido m'avvolse con la sua mano, e mi sollevò, fino all'altezzadel suo seno, e con un gesto quasi naturale con le dita dell'altramano m'accarezzò amorevolmente chiedendomi. ...COME STAI? ÈTUTTO OK? NON TI PREOCCUPARE CI SONO IO A PROTEGGERTI, IO TI HOSEMPRE AMATO, E SO CHE TU MI HAI E MI AMI ANCORA DI PIÙ- in cuormio lo sapevo, ma effettivamente nei primi mesi di matrimonioavevo avuto alcune relazioni extra coniugali, flirt brevi maintensi, non gliene avevo mai parlato e mi guardavo ora diparlargliene, sarebbe stato un suicidio. Sara si era accomodatamettendosi di lato sul divano allungando le gambe ed io erorilassato quasi sotto il suo seno, mi stava coccolando ioindossavo degli abitini delle bambole, non erano comodi ma poi cisi fa l'abitudine, in ogni caso il tema sesso con lei era quasiun tabù, lei ogni tanto pensando che io non lo notavo mi toccavain modo osé come ora, ed io di riflesso m'eccitavo, credo che siera abbigliata in quel modo per farmi piacere e stimolarmi.

Ricordo che un giorno m'aveva chiestocosa ne pensassi se nella mia situazione fossi stato oggetto diabusi sessuali da parte di una donna, credo che lei sotto sottonel suo intimo segreto amasse giocherellare con me in ogni casoin modo molto corretto, lei per ritornare sull'abbigliamentosotto la vestaglia di seta aveva degli slippini molto provocantie non indossava il reggi, i lineamenti dei capezzoli sotto laseta ora si erano fatti più definiti, lei continuava adaccarezzarmi in particolare in mezzo alle gambe, si stavadivertendo e credo anche eccitando, infatti sorrideva. ...TIPIACE? PERCHÉ NON TI TOGLI I VESTITI E TI LASCI ANDARE, SONOCONVINTA CHE NON DISDEGNI!- -VA BENE, ASPETTA- non appena spogliomi trovai il suo indice tra le gambe, m'aveva raggiunto da tergo,e per la sorpresa quasi persi l'equilibrio, ma venni sollevatoletteralmente in aria, intanto che lei s'adagiava meglio sul sofà,mi ripose sul suo ventre e da li ebbi visione delle tette,splendide, in quel mentre le stava lentamente scoprendo più insu vidi la sua espressione di eccitazione infatti la bocca eraleggermente socchiusa e s'intravedeva la lingua che giocherellavacon le labbra, mi voltai e capi, stava lavorando di dita neglislip ed esclamai, in quanto era la prima volta che si comportavacosì ...EHI COSA FAI? SEI MATTA? ... e lei ...SU DAIII LASCIATIANDARE, VIENI A LECCARMI IL SENO ALMENO, O NON SO MASTURBATI,INSOMMA FAI QULCHE COSA!!.- Non posso dire che fosse sesso, ma inogni caso, fu eccitante, anche lei si divertì e mi disse alcunecose che mi diedero da pensare, lei amava dominare e per me erauna novità, forse questa tendenza era accresciuta in mia moglienegli ultimi mesi, infatti se voleva non aveva difficoltà a faredi me l'oggetto di gioco e non più il marito, per fortuna mivoleva bene e questa mania era più che altro penso una tendenzadovuta alla mia dimensione, e confesso che essere dominato da unadonna poteva avere degli aspetti interessanti, naturalmente sequesta non abbia fini ostili.

Improvvisamente suonò il campanello, uncolpo assordante per le mie orecchie. -ASPETTA CHE VADO A VEDERE-venni depositato sul divano vicino ai cuscini. L'entrata non davasul salone e la spalliera del divano era rivolta in modo che iodalla mia posizione non vedevo appunto l'uscio di casa. -BUONGIORNO, MI SCUSI SIGNORA IO SONO LA NUOVA VICINA, MI CHIAMO SANIA,LA DISTURBO PER SCUSARMI, COME HA NOTATO O SENTITO È TUTTO ILGIORNO CHE DISTURBO E ORA ESSENDO DOMENICA, E QUINDI I NEGOZICHIUSI, MI SONO ACCORTA CHE NON HO IN CASO NEMMENO UN PACCO DIZUCCHERO, LE POSSO CHIEDERE...- Sara educatamente -MA CERTO,ENTRI PURE-. Mi parve strano che invitò l'estranea ad entrare,infatti da quella volta che arrivò quella presentatrice della TV,la quale cercò pur di strappare la notizia di mettermi le maniaddosso, Sara non permetteva appunto che io entrassi in contattocon estranei, in ogni caso la voce non mi sembrava estranea, miricordava qualcosa o meglio qualcuno, mi appostai nascondendomisotto un cuscino e la vidi, restai allibito era la mia ex amantel'ultima che ebbi avuto, allora ero già sposato e Sara nonsapeva niente, io in fretta e furia mi spostai dietro un cuscinoper nascondermi da lei, intanto che Sara era in cucina a cercarlelo zucchero, in quei brevi attimi mi balzarono in mente tutta unaserie di quesiti.

Cosa ci faceva in casa mia? Una casualità?Io notai subito che lei stava guardando verso il basso, comestesse....cercando....cercando me!, si diresse verso la casinadelle bambole e gli diede un calcio leggero, fossi stato all'internosarei stato sobbalzato in qua e in la, il suo sguardo cadde sullaminuscola sedia che alla mattina avevo portato all'esterno dellacasina per appunto sedermi, lei alzo leggermente la gamba destrae schiacciò la sedia fracassandola, per completare l'opera rigiròla punta alcune volte come si fa con i mozziconi, ed a bassa voceper non farsi sentire da Sara esclamò ...È INUTILE CHE TINASCONDI VERMICIATTOLO, LO SO CHE MI STAI SPIANDO E FAI BENE ANON FARTI VEDERE ...e si lasciò scappare un leggero sorriso disoddisfazione. Effettivamente il mio caso non era stato unsegreto, ma bensì fu di dominio pubblico, noi o meglio io fuioggetto di discussione in trasmissioni di vario genere, lei nonera qui per caso era qui per me, io sapevo che aveva un caratterevendicativo e da come l'avevo piantata forse..., indossava unamini gonna di pelle con dei stivaletti fino alla caviglia iltutto abbinato con dei collant ed una maglietta aderente senzamaniche, capelli neri lunghi ondulati tipica fisionomia ispanica,un gran pezzo di gnocca insomma.

Sara tornò con lo zucchero ...ECCOLO ...e l'intrusa ...OH GRAZIE COSA LE DEVO DARE PER IL DISTURBO?- Sara...NIENTE, FORSE UN GIORNO AVRÒ BISOGNO IO, VISTO CHE ORA SIAMOVICINE DI CASA ... Sania ...A PROPOSITO, ACCIDENTALMENTE HO ROTTOLA PICCOLA SEDIA DELLA CASA DELLE BAMBOLE, NON MI SONO ACCORTA.Che fosse una stronza lo sapevo, in ogni caso era più alta diSara la quale era già 1,80 Sania faceva almeno 1,90, confronto ame era alta almeno 40 metri, poi vestita in quel modo, moltoprovocante da vera feticista, mi faceva paura. Sara ...CIMANCHEREBBE, NON FA NIENTE. Sania ...AVETE BAMBINI? Sara ...NO,NON POSSIAMO AVERNE- Sania -PERÒ LA SUA FACCIA NON MI È NUOVA,ARRIVEDERCI E GRAZIE PER ORA.... Sania se ne era andata, io conmia moglie me ne guardai di accennargli che la conoscevo.

La sera dopo Sarà arrivò a casa con unanovità, infatti in ufficio aveva iniziato quale impiegata Saniala nostra nuova vicina, e da come potevo vedere Sara me ne stavaparlando con entusiasmo, fino al punto che me l'avrebbe fattaconoscere, in cuor mio sapevo che questo era inutile perché laconoscevo già, infatti l'avevo già scopata, ma Sara mia mogliequesto non lo sapeva, ora la mia domanda, che intenzioni avevaSania? Passarono alcuni giorni ed una sera al rientro dall'ufficio,la porta s'aprì e non fu come al solito infatti Sara stavaparlando sul pianerottolo con Sania -SAI OGGI SANIA SEI STATAMOLTO GENTILE, VORREI FARTI CONOSCERE MIO MARITO, TE NE HOACCENNATO SU VIENI UN ATTIMINO DA ME ...Sara invitò Sania adaccomodarsi sul divano -UHUU, DOVE SEI? DAI VIENI CHE TI VOGLIOPRESENTARE A SANIA LA NOSTRA NUOVA VICINA DI CASA ...Io erorintanato in casa, aprii la parete e mi prese con molta foga,come se non stesse più nella pelle di presentarmi come un trofeosenza nemmeno chiedermi se fossi d'accordo e come stavo.

Mi depose sul tavolino e fissai Sara laquale mi diceva ...QUESTA È SANIA ...Sania sgranò gli occhi,sicuramente lo sapeva che ero piccolino, ma da li a vedermi incarne ed ossa ce ne correva, - WOW - allungò la gigantesca manonella mia direzione per toccarmi, io cercai di scostarmi, nelmentre Sara ...FATE CONOSCENZA CHE VI PORTO QUALCHE COSA DA BERE-, come volto l'angolo per la cucina venni colpito da una falangedi Sania, scaraventandomi per alcuni metri, lei rise e disse ...VISTOCHE TI HO TROVATO, SUPPONGO CHE SARA NON SAPPIA NIENTE DELLANOSTRA AVVENTURA EH? ...io mossi la testa per risponderglidicendogli di no, ero allibito e lei ...BENE, SE FARAI IL BRAVO ETI FARAI USARE DA ME COME VOGLIO, RESTERÀ UN SEGRETO TRA ME E TE,SE NO....A BUON INTENDITORE POCHE PAROLE, SAI LA VENDETTA È UNPIATTO CHE VA GUSTATO FREDDO EH EH! E NOI NON VOGLIAMO CHE SARASAPPIA, VERO? ...Dal colpo la spalla mi faceva male, mi avevacolpito veramente forte, cercai di lenire il dolore con la manosinistra, lei ribadì ...SU NON FARE LA FEMMINUCCIA, CHE NON HAINEMMENO IDEA DI QUALI GIOCHINI HO IN MENTE PER TE ...allungò lamano e mi prese serrandola, - PERCHÉ NON CHIAMI SARA IN AIUTO?... sentendo che stava ritornando allentò la presa e io restaili sul palmo come niente fosse successo, infatti Sania cambiòtono e discorso ...SAI, È INCREDIBILE, DEVI SEMPRE ACCUDIRLOIMMAGINO? ... Sara ...CERTO SONO MOLTO LEGATA, NON POSSO MAIALLONTANARMI DI CASA PER PIÙ DI UN GIORNO SE NON LO PRENDO CONME, È UN SACRIFICIO. ...Sania ...IN OGNI CASO SE HAI NECESSITÀPARTICOLARI, TE LO POSSO TENERE ...Sara ...VERAMENTE? SARESTI COSÌGENTILE? TENGO PRESENTE, IN OGNI CASO DEVO CHIEDERE A LUI SE SIAD'ACCORDO, COSA NE DICI CARO? SE IO PER RAGIONI VARIE STARESTINELLE MANI DI SANIA PER IL TEMPO NECESSARIO? ...Le fissai tutte edue e notai in Sania uno sguardo di soddisfazione, come a dire"Prova a rifiutarti che te la faccio pagare", iorisposi ...BEH! SE SI PRESENTA LA NECESSITÀ, VA BENE ...Sara ...SANIATI RINGRAZIO, UNA DI QUESTE SERE TI INVITO A CENA, COSÌ MI PARLIUN PO' DI TE, TI VA? ...Sania ...CERTO, IO D'ALTRONDE NON SONOANCORA MOLTO ORGANIZZATA IN CASA, MI FARESTI UN GRAN PIACERE, EPOI LUI COSÌ PICCOLO....DEVE ESSERE INTERESSANTE SAPERE DA LUICOME RIESCE A VIVERE QUESTA SITUAZIONE, SE SARÀ IL CASO POTREMODISCUTERNE.- In quell'istante preciso iniziò la mia odisseanelle mani di donne senza scrupoli, tranne Sara naturalmente,Sania aveva il coltello dalla parte del manico.

Più tardi la stronza si congedò da Sarae da me augurandomi pure la buona notte e sogni d'oro. Sara nonappena uscita mi chiese ...NON È BRAVA QUESTA RAGAZZA? SAI INUFFICIO MI STA DANDO UNA MANO NELLE MIE ATTIVITÀ, E QUA A CASASI È GIÀ RESA DISPONIBILE AD AIUTARMI- Io annuii semplicementecon il capo e poi le chiesi di mettermi a terra, infatti il pianodel tavolino di sala per me era almeno a 7 m, mi rintanai in casa,più tardi Sara mi portò in cucina per mangiare qualche cosa, midepose sul tavolo e mi organizzo la cena, aveva comperato deglihamburger con le patatine, al fast food vicino a casa, era un McDonald`s, aveva pure acquistato delle salse piccanti con ilkatchup, mangiammo e notai un sorriso smaliziato, io le chiesi...COSA C'È? PERCHÉ SORRIDI QUANDO MI GUARDI? TI FACCIO RIDERE?-Sara ...NO! SCUSA, MA NO SORRIDO PER QUESTO, TI POSSO CHIEDERE DISPOGLIARTI?- -SPOGLIARMI !!!! SEI IMPAZZITA QUA SUL TAVOLO INCUCINA? PERCHÉ?- Sara ...SAI OGGI TRA IL SERIO E IL FACETO SANIAM'ACCENNAVA AD AVVENTURE ED ESPERIENZE SESSUALI CHE HA AVUTO, UNADI QUESTE ESPERIENZE M'HA COLPITO, OVVERO QUELLO DI UNGERE ILGENITALE DEL PARTNER CON DELLA SALSA, E IO VOLEVO PROVARE CON TEPER VEDERE, SAI IO SONO GIÀ TUTTA ECCITATA, NON ME LO PUOINEGARE IN FONDO IO NON HO.....MAI ...PIÙ FATTO VERO SESSO DA ...-L'interruppi ...DAL MIO PUNTO DI VISTA LA COSA È UMILIANTE, IO...-Sara ...BASTA, IO QUESTO DISCORSO NON LO VOGLIO PIÙ SENTIRE, LAVITA PER ME E TE VA AVANTI, E PRIMA O POI LA FACCENDA SESSO LADOVREMO AFFRONTARE SERIAMENTE, ANCHE PER ME SE NON LO SAI ÈUMILIANTE AVERE UN MARITINO ALTO 7 CM INVECE CHE UN MARITO,QUINDI PENSO CHE ME LO DEVI OGNI TANTO QUALCHE PIACERE....ORA TISPOGLI SI O NO? ...Io capii che oppormi era inutile, se lo volevam'avrebbe svestito come fanno le bambine con le bambole, io tolsii calzoni e la maglietta e le calze, le mutande non le avevamotrovate in commercio quindi non le indossavo, ora ero li nudo sultavolo di cucina davanti a vaschette in plastica alte un metrofacenti due metri per due, con le varie salse che Sara avevacomperato erano grandi come una vasca da bagno, Sara con unsorriso d'approvazione intinse un dito nella salsa piccante e miunse tutto il torace sino alle ginocchia, mi prese con due ditaai fianchi e mi sollevò in direzione della sua bocca o megliodella sua lingua che stava già sbavando, assaporò la salsa, mapenso che stava godendo del fatto che sotto c'ero io, la sualingua non l'avevo mai provata così, era calda e ruvida, finitala salsa non perse tempo e mi ritrovai immerso in una vaschettaera il ketchup, ora ero completamente rosso ed il giochinocontinuò, notai che in basso si stava masturbando la zia, oggiaveva indossato un fantastico paia di scarpe con il tacco, unagonna che arrivava appena sopra alle ginocchia e una magliettinaattillata la quale ne faceva risaltare i capezzoli, quando sivestiva così mi faceva impazzire, una segretaria sexy con icapelli biondi a caschetto e per di più non si era ancorastruccato, con un particolare lei era mia moglie ed eragigantesca, leccandomi ogni tanto mi fissava e sorridevachiedendomi ...TI PIACE? SE TI FACCIO MALE DIMMELO, ANCORA UNATTIMINO SAI NON IMMAGINI NEMMENO COME SEI PROVOCANTE, NONPENSAVO CHE PER ME FOSSE COSÌ PIACEVOLE FARLO CON TE, LODOBBIAMO FARE PIÙ SPESSO, SAI È INTERESSANTE GIOCARE ASSIEME !-Anche ad oppormi cosa avrei potuto fare, niente, lei nei mieiconfronti era alta quasi 40 metri, era titanica, in ogni caso nonmi avrebbe mai fatto qualche cosa che mi avrebbe leso, per ora diquesto ne ero certo, ed in ogni caso qualche cosa le dovevo e infondo a tutto piaceva pure a me, era molto delicata quando mileccava il cazzo, in mezzo alle gambe tanto che me lo ritrovaieretto.

Finito la parentesi sessuale miaccompagno in bagno e li feci il bagno ero unto da capo a piedi,la sera trascorse tranquilla ed andammo a dormire ognuno nel suoletto. L'indomani Sara mi salutò e andò in ufficio, la giornatatrascorse tranquilla in serata mi rintanai in casa e verso le 17.30senti la porta aprirsi era Sara, un movimento di passi nelledirezione della casupola ed io uscii tranquillamente. Mi trovaidavanti a Sania che sorrideva fumando una sigaretta, Sara doveera? Pensai d'istinto cercai di correre in casa, ma lei con unafalcata si mise tra me e l'entrata di casa mettendoci un piede.Indossava un paio di scarpe con un leggero tacco ne potevo vederei dettagli, in ogni caso la puzza di piedi era molto forte, leila vedevo continuava a fumare con soddisfazione e mi disse ...ÈINUTILE SCAPPARE ORA A CASA CI SONO IO, SARA SI È INTTRATENUTACON LA CAPO UFFICIO, E MI HA CHIESTO DI VENIRE A CASA A FARTICOMPAGNIA SINO AL SUO RITORNO, E SO CHE LA COSA TI DA FASTIDIO,MA NON PROCCUPARTI NON T'AMMAZZO OGGI, HO ANCORA MOLTE COSINE DAFARE CON TE, EH EH EH EH !!- Lei stava li sopra a me gigantesca,con le gambe leggermente divaricate, le vedevo le mutandine, inquanto oggi la troia indossava una gonna fino alle ginocchia.

Mi disse ...LO SAI CHE GUARDARE SOTTO LEGAMBE DELLE DONNE E SEGNO DI MALEDUCAZIONE, SEI VERAMENTE UNPORCO, ADESSO TE LA INSEGNO IO L'EDUCAZIONE, SCARAFAGGIO CHE NONSEI ALTRO !- Io d'altronde da quella posizione non potevo farealtro, tolse il piede dalla porta s'inginocchiò divaricando legambe e davanti la porticina ci mise la sua gigantesca borsetta,sapendo che non avrei mai potuto spostarla da solo, e mi disse...SPOGLIATI, VOGLIO GIOCARE CON TE, MA NUDO- consapevole che nonaspettava altro che un mio rifiuto, ubbidii poi mi prese in manoe ridacchiando mi portò davanti la sua faccia ogni tanto davaqualche tiro di sigaretta, le vedevo bene tutti i lineamenti e lesue espressioni di soddisfazione per avermi catturato, erotalmente vicino alla bocca che le sentivo l'alito intriso dinicotina, e lei ...MA GUARDA CHE BEL MACISTE ABBIAMO QUA, TUTTODA LECCARE- , non finì la frase che mi ritrovai contro la sualingua, infatti lei mi sorreggeva ai fianchi con il pollice e l'indice,e certo non aveva difficoltà a leccarmi il corpo completamente,lo fece svariate volte, in più si divertiva anche con la puntadella lingua in mezzo alle mie gambe e in faccia, la sentivocalda e piena di saliva, terribile, diede un ulteriore tiro disigarette e avvicinando la sua enorme bocca mettendo in risaltole sue labbra ed espirò violentemente, mi sentii svenire, fuiavvolto dal fumo era tutto annebbiato attorno.....

Continua....



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